Ciccio: oramai non conta più nemmeno gli anni che lo vedono come capitano della Fulgor. Non conta più le partite d’inizio campionato e non conta più le partite vinte o perse. Ma da quanto la passione della pallavolo lo ha “fulgorato” sulla strada per quel di Thiene, sono poche le volte che si possa ricordare di aver iniziato con un 3 a 0. Superate le incomprensioni con la squadra che l’avevano turbato durante l’amichevole, si presenta in campo lucido e determinato. L’estate non ha fiaccato la sua furbizia sottorete, nonché il suo senso amministrativo degli attaccanti. C’è ancora da lavorare sull’intesa coi centri e con gli schiacciatori di lato. Si dimostra buono invece l’affiatamento con l’opposto Zezza. Solo nel terzo set perde la concentrazione e la precisione, ma viene supportato dalla squadra nei momenti delicati. Altalenante la battuta. Voto: 7 Buona la prima
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Zezza: per il nuovo anno decide di dare una rinfrescata al suo look da bravo ragazzo indossando polsini e fascette sulle ginocchia dal carattere decisamente aggressivo e punkabestia . Come se non bastasse, non contento, decide di portare tutto sullo stesso braccio. Il cambio d’immagine non cambia però il giocatore. Si dimostra come sempre fondamentale in attacco e in battuta. Anche se non al massimo della concentrazione è comunque una sicurezza in attacco e ogni palla viene gestita con sagacia. Si spera che gli acciacchi fisici dovuti all’incipiente età e alla futura stagione fredda trentina non ne compromettano la qualità di gioco. Voto: 7- Acciaccato
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Nik: fa parte del tourn-over degli attaccanti di lato della squadra. Il fatto di tornare ad avere un po’ di fuoco sul culo lo rende più concentrato e gli permette di sfoderare una buona prestazione in campo. Sicuramente sarà contento che, dopo tanta fatica fatta per scegliere, ordinare, far stampare correttamente le magliette e aspettare di ritirarle, per la prima volta senza errori di stampa, si riesca a vincere la prima partita indossandole. Peccato per il fatto che dopo un paio di set ci si senta in una sauna di poliestere. Se avrà avuto caldo anche lui sicuramente avrà fatto venire caldo anche agli avversari, con attacchi e battute quasi sempre efficaci. Ancora qualcosa da mettere a punto in campo ma anche per lui un buon inizio di campionato. Voto: 6/7 Contento
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Enrico P: nessuno sa che abbia fatto quest’estate in Giappone. Solo 2 cose sono certe: è tornato con una crema medicamentosa e miracolosa ma dagli indubbi e sospetti componenti chimici ( il bugiardino era in giapponese… Mah?) e deve essersi iscritto ad un corso di danza classica. Quando non arriva in tempo per la veloce prende l’abitudine di buttare al di là della rete la palla con un colpo di dorso di mano cha fa molto primo ballerino intento nel lago dei cigni. Ciò nonostante gli è passata la paura di darsi da fare sottorete. Ha spiazzato gli avversari schiacciando spesso di prima intenzione le palle ricevute male ed a muro si è fatto trovare quasi sempre preparato. In battuta, visto la fallosità generale di squadra, ha deciso di puntare su una battuta salto-float, meno efficace ma più sicura. Non è mai facile cambiare categoria e ruolo in un solo anno ma Enrico si è dimostrato un giocatore versatile e in più momenti decisivo. Voto: 7- Arginante
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Luca: a vederlo arrivare dà l’impressione del tipico bravo ragazzo. Pulito, preciso e dall’aspetto tutto acqua e sapone (probabilmente mente anche sulla sua reale età). Insomma, il tipico ragazzo che tutte le madri vorrebbero sposato con la loro figlia primogenita. Ma tutto questo è solo una facciata. In campo si dimostra concentrato e preciso, un vero bastardo con gli avversari. Dimostra tutta la sua esperienza quando gioca e lo fa con agonismo e spirito di competitività. Anche per lui c’è da lavorare sull’intesa con il resto della squadra, ma da quanto visto finora c’è da stare allegri. E’ un giocatore versatile: buon attaccante di lato e buon ricevitore, un valido supporto al team. Con lui finalmente funziona anche l’attacco da seconda linea. Nuovo acquisto e già titolare, ci si può contare per un adeguato tourn-over degli attaccanti. Voto: 7- Efficace
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Thomas: è uno dei nuovi acquisti dell’anno 2009-2010. Si dimostra un uomo d’esperienza sia dentro che fuori il campo, guadagnandosi subito la simpatia della squadra. Prima stupisce non portando le solite paste per il compleanno, ma bensì birra e salumi, e poi si costruisce il rispetto altrui giocando in campo. E’ un giocatore versatile, buon attaccante e buon ricevitore. Può essere utilizzato sia come opposto, come lato o come libero. Inizia da subito nel sestetto titolare alla prima di campionato. Uscirà poi nel 2° set per tornare nel 3°. Poco fallace nelle azioni gioco non dimostra però di aver trovato il giusto feeling col palleggiatore. Fatica ad ingranare e viene fermato a rete dagli avversari. Nonostante questo si presenta attento negli altri fondamentali e un valido aiuto alla squadra. Sicuramente data a sua esperienza avrà altre e future occasioni per dimostrare il suo valore in campo. Voto: 6.5 Incostante
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Daniele: come sempre è presente all’inizio dell’anno per dare il suo contributo alla squadra. Si spera che non decida di andarsene in giro per il mondo a “studiare” architettura forense. Nonostante in allenamento si dimostri migliorato nelle veloci e abbia trovato un buon feeling con l’alzatore, in partita fatica a ritrovare lo stesso stato di concentrazione. Un po’ contratto anche sulla battuta che non sempre impegna dovere gli avversari. Ci aveva abituato a ben altri colpi di estro (vedi: gancio) che lasciavano basiti e indifesi gli avversari. Si spera ritrovi la concentrazione. Voto: 6.5 Storto
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Fefe: è uno dei senatori della squadra e come sempre, nonostante i cambiamenti che possono avvenire, è consapevole che inizierà lui la partita e che toccherà a lui il compito di arginare gli attacchi avversari. E’ lui il responsabile del reparto centrali. A muro come al solito si dimostra attento e ordinato. In attacco, nonostante le poche occasioni dovute ad una ricezione pessima, si fa trovare al posto giusto. Peccato che come l’anno scorso fatichi a trovare la concentrazione in battuta. Anche optando per il float non riesce ad essere sempre preciso ed efficace. Peccato per il calo di lucidità che ne compromette la prestazione. Voto: 6.5 Smusso
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Giulio: se mi avessero chiesto cosa ne pensassi di Giulio la prima volta che l’ho visto 2 anni fa appena arrivato alla Fulgor, sicuramente non sarei stato indulgente con lui. Dopo 2 anni, tornato come il figliol prodigo, ci fa dono dell’esperienza acquisita nel suo peregrinare per il mondo e della sua maturità fisica. Si presenta in una veste nuova, pronto a farsi carico delle sue responsabilità anche in partita. Quando entra è uno di quelli che sbaglia meno, se non l’unico centrale a non sbagliare battuta. A muro si dimostra ordinato e corretto nelle posizioni. Peccato non gli si dia molto spazio in attacco per dimostrare il suo valore. Comunque la sua presenza, anche se limitata dalla necessità di lasciare spazio agli altri centrali, dà una boccata d’aria nuova alla squadra e fa ben sperare in un suo continuo miglioramento sia tecnico che tattico. C’è molto su cui lavorare ma c’è anche molto per cui lavorare. Voto: 6/7 Plasmabile
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Enrico: la troppa distrazione e la poca determinazione ne compromettono la prestazione. Dopo un primo set giocato discretamente cala di concentrazione nel secondo. Viene preso di mira dalla squadra avversaria che ne approfitta. Subisce con scarsa voglia di reagire le battute avversarie e compromette la buona riuscita delle azioni di gioco, soprattutto in momenti delicati della partita. Si riprende poi nel terzo set, ma ciò non basta a redimerlo. Buona la difesa anche se poco riflessiva. Molto da lavorare in allenamento. Voto: 5/6 Esaurito
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Maurizio: riprende il discorso così come lo aveva lasciato l’anno scorso. Prima partita, prima vittoria. La squadra si presenta pronta e reattiva soprattutto da un punto di vista emotivo e anche il massiccio tourn-over di giocatori dà l’esito sperato. Speriamo sia di buon auspicio, anche se bisogna tenere a mente che una rondine non fa primavera. Quest’anno il livello di gioco è più impegnativo e la squadra si presenta nuova e radicalmente mutata. L’obbiettivo di salvarsi nel massimo campionato provinciale è ambizioso ma sicuramente alla portata del team Fulgor. C’è molto da lavorare per trovare l’equilibrio tecnico e tattico necessario. Visto l’onere maggiore che richiede il nuovo campionato coach Maurizio ha ben deciso di approfittarne per realizzare un suo sogno d’infanzia: il regista. Sicuramente lui e Anna avranno passato tutta sabato notte e rivedere il filmato della partita in maxischermo, annotandosi pregi e difetti della squadra. Speriamo che tra l’occhio critico del coach e l’obbiettivo della telecamera non sfugga nulla da correggere per migliorare. Voto: 6.5 Laborioso
Enrico
1 comment
Sempre bello leggere le tue pagelle enrico!!!
12 novembre 2009 alle ore 17:19ciccio
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