*** stagione conclusa ***

giovedì 21 maggio 2009

***LE PAGELLE DI ENRICO***

Ciccio: Conclude l’ultima partita come conclude l’annata, con precisione e combattività. Se solo fosse stato più alto chissà cosa avrebbe potuto fare in campo. E’ uno di quelli che ci crede fino in fondo e difficilmente si lascia esasperare quando la situazione non si sblocca. Del resto il ruolo del palleggiatore è un ruolo di sacrificio con poca gloria e tanta fatica. Ma, come i veri capitani, ha saputo reagire apportando il suo contributo partita su partita, ricercando, con la buona battuta e l’estro sottorete, il punto personale e, in qualche occasione, facendo più punti degli attaccanti di ruolo. E’ il tipico giocatore che tutte le squadre vorrebbero, con un equilibrio di gioco che raramente vacilla, (a parte il terzo set col Castello in cui era fuori di sé) fondamentale in una squadra altalenante come la nostra. Dopo tanti anni alla guida del gruppo finalmente riesce ad essere uno dei maggiori autori di questa promozione tanto rincorsa. Voto: 9 Regista
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Zezza: il nostro opposto quest’anno è stato come una Ferrari a cui hanno montato un motore diesel. Un po’ lento e macchinoso all’inizio ma performante e scatenato una volta lanciato. Del resto è uno di quei giocatori che trova maggiormente stimolante giocare contro squadre di livello, anche sapendo di non avere molte possibilità di vittoria. Dunque non è da biasimare se nel campionato non ha dimostrato tutto il suo valore, recuperandolo però ampiamente nell’ultimo girone. Si conferma uno dei migliori attaccanti della squadra, insostituibile, dimostrandosi anche duttile in ricezione e spesso costretto a rocamboleschi giri per il campo per andare anche a schiacciare . Vince meritatamente la classifica miglior battitore dell’anno e, chi era presente alla partita col Castellana, non può che essere ampiamente d’accordo col verdetto. Una bella soddisfazione per uno dei “senatori” della fulgor che, anche se forse non ha creduto nel risultato finale, ci ha messo tutto se stesso partita su partita. Voto: 9- Il braccio sinistro di Dio
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Nicola: alla fine dello scorso campionato i migliori scout-man della Fulgor lo davano per spacciato, e la presidenza avrebbe volentieri stracciato il suo cartellino. Troppi acciacchi legati all’età incipiente e troppa poca lucidità di gioco. Nemmeno alla preparazione atletica aveva dimostrato grandi performance fisiche, facendo cascare i capelli a Devis per la scarsa propedeuticità evidenziata. Ma dall’inizio dell’anno si è subito dimostrato un uomo nuovo, con rinnovata grinta e determinazione. Si è ricavato un ruolo da protagonista nella squadra dimostrando una costanza in attacco che lo ha portato a dominare la classifica marcatori per tutto l’anno. Anche la battuta è stata molto positiva, è risultato il secondo miglior battitore, e ha messo spesso in difficoltà gli avversari. Sicuramente più maturo e più tranquillo di un tempo non si è lasciato facilmente distrarre dalle emozioni soprattutto nei play off che, giocati egregiamente, ripagano le vecchie delusioni. Curioso è il fatto che spesso sia stata una sua responsabilità concludere il set col punto, segno della ritrovata fiducia della squadra nelle sue capacità. Voto: 8/9 Soddisfatto
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Fefe: per come gioca farebbe invidia ai migliori giocatori di poker, è uno dei pochi che mantiene lucidità anche nei momenti più difficili. Dimostra anche quest’anno una serietà, sia in allenamento che in partita, che lo contraddistingue all’interno della squadra. Nonostante il coach abbia fatto pressione per modificare le sue abitudini di gioco, insistendo sulla battuta, nelle ultime partite dei play off sicuramente si sono raccolti i frutti della costanza e del sacrificio. Infatti la battuta, suo tallone d’Achille per tutto il campionato, ha finalmente trovato efficacia nelle ultime due partite. E’ quindi un elemento importante all’interno della rosa e, se continua così e con la giusta guida, non può che migliorare ed essere sempre più indispensabile l’anno prossimo. Voto: 8.5 The wall
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Stefano B: arrivando due anni fa’ alla Fulgor da uno sgangherato CSI misto, abituato a giocare all’oratorio, con una rete più bassa, e presentatosi con la tipica prestanza di un fedele discepolo di Bacco, nessuno si sarebbe aspettato un tale salto di qualità da un simile soggetto. Anche per lui un cammino graduale volto a un costante miglioramento, culminato col girone di play-off, che lo ha portato di diritto ad entrare nel duo di centrali titolari della squadra. L’ultima partita ne è un esempio, lucido e presente in tutti i fondamentali. Ottima la concentrazione in battuta che si mantiene ferrea palla su palla, incalzando gli avversari. Sempre presente agli allenamenti, è uno di quei giocatori che, quando manca tecnica e precisione, comunque ci mette il cuore. Anche lui uomo spogliatoio che con frecciatine, (che non hanno risparmiato nessuno) battute e con la sua saggezza popolare ha allietato i momenti in compagnia. Voto: 8.5 Il diavolo fa le pentole lui i coperchi
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Enrico: avete presente i cartoni giapponesi di pallavolo? Dove i giocatori quando saltano rimangono sospesi in aria tutta una puntata (quando non toccano il soffitto) e che quando schiacciano deformano il pallone imprimendogli una velocità tale da farlo rilucere? Bè, Enrico è uno di quelli. Non ha i tempi per schiacciare, né per battere, né a volte si ricorda come si fa a ricevere, ma ha un fisico e una grinta che gli permettono di arrivare anche un paio di secondi in anticipo sull’alzata e di schiacciare comunque sui piedi all’avversario. Impressionante la forza con cui attacca la palla quando vuole chiudere il punto, imprendibile. Sicuramente anche per lui un miglioramento graduale durante l’anno e l’ascesa ad essere uno degli elementi indispensabili della squadra. Si pone al 3° posto nella classifica marcatori non troppo distante da Nicola e Zezza, che comunque fanno questo mestiere da una vita. Spesso è protagonista in campo, togliendo, a volte da solo, la squadra da situazioni difficili. Positivo il fatto che è migliorato anche in battuta, ampliando il suo repertorio e imparando il momento giusto per il giusto modo di battere. Per fortuna è ancora giovane e plasmabile e l’anno prossimo ci sarà bisogno di lui più che mai. Voto: 8+ Un cartone animato vero!
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Davide: purtroppo è uno di quelli che a causa di impegni non riesce a dimostrare ciò di cui è capace durante il campionato. Il troppo lavoro e la crisi economica globale da fronteggiare lo compromettono. Riesce comunque a ritagliarsi dei momenti di gioco e qualche soddisfazione. Nonostante la poca disponibilità, il suo contributo lo dà con la costanza in allenamento e facendo il possibile per essere quasi sempre presente. Si fa trovare pronto nei momenti di difficoltà, aiutando soprattutto in ricezione e difesa. Elemento utile nei momenti di crisi e per i numerosi tourn-over del coach. Voto: 8 Sornione
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Fede M: una stagione non vissuta a pieno dal punto di vista sportivo, per colpa degli impegni studenteschi (tipica scusa usata per nascondere l’altra grande passione di fede: le donne) e della nuova residenza infrasettimanale, ma sicuramente vissuta da un punto di vista emozionale. Nonostante parta all’inizio dell’anno con una maggiore consapevolezza dell’impegno preso e con una rinnovata passione per lo sport, ben presto è costretto a cedere a ben altri impegni e obblighi. Peccato per la buona volontà con cui aveva iniziato il nuovo campionato e che l’aveva portato a giocare spesso e con una certa sicurezza. In più partite si è dimostrato all’altezza del ruolo di secondo opposto della squadra, dimostrando anche di avere la stoffa per fare molto meglio. Sicuramente gli va riconosciuto l’impegno e il sacrificio di anteporre il proprio orgoglio personale e la comodità ( bologna-schio farebbe cascare le palle anche ad un eunuco) per seguire una squadra, durante i play off, che l’ha visto poco in campo. Assurge quindi ad uomo spogliatoio e, si spera, a futuro giocatore utile della fulgor 1° divisione. Voto : 8+ L’avvocato del diavolo
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Daniele: è il viaggiatore della squadra e spesso non disdegna di abbandonare compagni e partite per girare il mondo. L’università e lo studio lo portano spesso lontano dal campo da gioco molto più dei suoi viaggi. Peccato che non sia costante nell’impegno ed è imperdonabile quando viene a tifare dagli spalti l’ultima partita invece di essere con la squadra in panchina. All’inizio dell’anno è però uno dei tre moschettieri/centrali al servizio di Ciccio, con la peculiarità di essere rimasto l’unico al mondo a saper fare ancora il gancio in veloce. Speriamo almeno che tutto questo studio porti i sui frutti. E che quando finalmente sarà architetto si adoperi per progettare il palazzetto olimpico “ Palapatronato”, in onore della promozione della neo prima divisone in serie A1. Lo si aspetta al varco l’anno prossimo sgravato dalle preoccupazioni dello studio. Voto: 7/8 Impegnato
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Diego: nonostante abbia un navigatore in testa e conosca a memoria tutte le strade della provincia di Vicenza, arriva puntualmente in ritardo. E’ uno di quei giocatori che non riesce a dimostrare il suo indubbio valore, complice la troppa tensione in campo, ma è utile come pochi alla squadra in quanto polivalente in ogni ruolo. E’ lui la voce “anziana” della squadra, con un comportamento corretto e sempre disponibile al sacrificio. Gli va riconosciuta anche la qualifica di: “uomo immagine fulgor”, per la disinvoltura con cui porta la divisa in partita. Dolce e Gabbana dopo averlo visto giocare si sono inspirati e lanceranno presto la collezione: “Diego’s wear : pantaloni a vita alta e maglie nelle braghe”. Voto: 8 Mascotte
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Enrico: non voglio e non trovo giusto farmi da me la solita pagella personale, anche perché sarebbe scontato scrivere di come il mio sacrificarmi a ruolo di libero sia stato il punto di svolta del campionato, costituendo solide fondamenta per il gioco di squadra e per il raggiungimento della vittoria. Spesso costretto ad osservare inerte l’incapacità degli attaccanti o del palleggiatore che sprecavano ricezioni ed appoggi degni di ben altre categorie… Ovviamente mi sono trovato costretto a giocare con questa squadra solo per una mancata fisicità adeguata, altrimenti a quest’ora starei brindando con i miei amici Cisolla e Giba alla faccia vostra… ( buhahahahahahah buhahhahahaha…..). In realtà vorrei lasciare una mia considerazione personale. dicono che quando i grandi campioni si ritirano, al termine della carriera, ciò di cui sentono di più la mancanza non sono le vittorie o le sconfitte, l’ambizione o i trofei guadagnati, ma i compagni con cui hanno condiviso i loro momenti di gioco e di vita. Anche se nel mio piccolo quest’anno per me è stato così quindi, più che il traguardo che sono contento di aver partecipato a raggiungere, porterò con me i momenti vissuti assieme, a mio parere, più importanti di qualsiasi successo in campionato. Voto: 8 Birraiolo weizen dipendente di gran compagnia (mezzo voto in meno per tutte le pagelle promesse e mai arrivate)
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Marco, Andrea, Andrea, Fabio: purtroppo si sono fatti vedere poco quest’anno ma, quando presenti, sono stati di compagnia. Peccato che non abbiano rimpinguato con costanza le fila dei fulgorini in 2° divisione, si è sentita la loro mancanza soprattutto in allenamento. Nonostante questo saremmo ben felici che l’anno prossimo fossero più attivi e disponibili. Voto: 7 Eterei
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Maurizio: all’inizio dell’anno era stato paragonato a Mourinho per lo sfolgorante inizio di campionato e per il fascino brizzolato e sornione, ma nemmeno lo “special one” avrebbe saputo far di meglio: ha raccattato una squadra ripescata da una disonorevole retrocessione e l’ha portata nel giro di un anno alla promozione in prima divisione. Sicuramente adesso starà festeggiando con la cassa di rabosello concordatagli dalla presidenza fulgor come bonus promozione. Gli si deve dare atto di aver saputo scuotere quanto basta una squadra alla deriva dopo un anno senza una guida. Appena arrivato ha pensato lui a rimettere in riga la situazione, senza favoritismi e con un pizzico di fantasia negli allenamenti, del tipo che nemmeno un laureato al Mit saprebbe portare a termine senza perdercisi. Una sorpresa sono stati il suo senso dell’umorismo tagliente e la sua combattività in panchina che non ha risparmiato né arbitri né avversari. Tecnicamente e tatticamente è stato comunque ad un livello ineccepibile con scelte tempestive e ragionate (il più delle volte). Del resto non è stato facile allenare una squadra poco costante e volubile come questa seconda divisione ma, alla fine e con tanta fiducia, il lavoro fatto ha dato finalmente frutto e, nelle ultime 2 partite, ha visto i suoi ragazzi giocare come avrebbero sempre dovuto. Forse nemmeno lui ci credeva fino in fondo, tanto da mettere in palio i suoi baffi e i suoi capelli per le ultime partite, purtroppo, puntualmente spuntati… L’anno prossimo sicuramente sarà molto impegnativo e solo il tempo ci dirà se siamo all’altezza del campionato che ci siamo guadagnati, e per il coach sarà una sfida nuova che sicuramente saprà affrontare con lo spirito dovuto e richiedendo il giusto impegno ai suoi ragazzi. Voto: 10 L’allenatore nel pallone
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Ivo: è uno di noi a tutti gli effetti e questa promozione è nostra tanto quanto sua. L’anno prossimo lo si potrebbe anche tesserare e fargli indossare la divisa da gioco come il resto della squadra. Si è dimostrato il presidente che tutti vorrebbero avere, e se Maurizio è il Mourihno dei poveri, sicuramente Ivo ne è il Moratti: non compra giocatori, non possiede riserve di petrolio, e nemmeno gli sponsor sono quel gran che ma come disponibilità di tempo e impegno sicuramente non è secondo a nessuno. Sempre pronto ad allenamento a ricoprire tutti i ruoli in cui manca un uomo e a sostenere la squadra durante le partite. Senza dimenticare il lavoro di scout-man, segnapunti, ecc… svolto in modo puntuale e preciso. Sicuramente sarà felice dell’ottima annata pallavolistica della Fulgor e perfino il parroco lo avrà ricordato, assieme a Valentino, tra i santi alla funzione domenicale. Insomma, anche quest’anno il premio fulgorino dell’anno non glielo toglie nessuno, con tanto di targa bronzea annessa. Voto: 10 Il tredicesimo uomo
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I supporter: se penso che quando vedo il riassunto delle partite di pallavolo su Tele Nuovo mi annoio da morire e cambio canale, quando ripenso a tutti i genitori, amici/che, fratelli, morose/i che ci hanno seguito sia in patronato, sia nelle nostre peregrinazioni per la provincia di Vicenza, spesso tornando a casa delusi dalle nostre performance, non posso che provare un sentimento di gratitudine. Quindi un grazie a tutti quelli che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito a supportare la squadra o ci hanno fatto sentire la loro presenza e la loro disponibilità. Ci auguriamo che anche il prossimo anno ci siate più numerosi e più rumorosi. Un ringraziamento particolare va dovuto ad Anna per il suo contributo in allenamento e la sua presenza alle partite, appassionandosi alla nostra causa con fervore quasi religioso. Voto: 10+ Irriducibili
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Bracco: l’alunno si dimostra ben preparato nelle materie: regole della pallavolo, gioco e semantica, geometria del pallone, principi base e avanzati d’allenamento. Come l’anno scorso eccelle nelle materie pratiche: azioni su campo e stimoli di gioco. Purtroppo però lo scolaro dimostra scarse attitudini in: scienze del pronostico e ipotesi di promozioni . Nonostante la buona preparazione la pallavolo non è una scienza esatta e la mancanza di fair play nelle ultime due materie lo rende non idoneo a superare l’anno: IMPROMUOVIBILE

lunedì 11 maggio 2009

QUINTA VITTORIA GRANDE BALDORIA
Una giornata da incorniciare quel 9 Maggio 2009, che in un'aspettata cornice di pubblico ha visto trionfare i ragazzi della seconda divisione coronando così il loro sogno di promozione! Nessuno si sarebbe aspettato un tre a zero di questo tipo: giocato, sofferto sia per il caldo sia per la paura di non farcela a raggiungere un traguardo che era a portata di mano, e goduto per il modo in cui si è portato a casa un secondo set che sembrava perduto; ma se ora si è qui a festeggiare il merito è di tutti: del coach Maurizio che ha mantenuto le aspettative e le promesse (forse è il caso di pensarci bene il prossimo anno prima di scommettere qualcos'altro eh!?), di Ivo che è sempre presente, dei giocatori tutti, della società che in fondo in fondo un po' ha creduto anche in noi, della birra e dello spritz che hanno supportato le nostre fatiche ed erano sempre lì, pronti e freschi ad aspettarci, del pubblico che ha spinto la squadra incitando sempre e comunque e di tutti quelli che in un modo o nell'altro hanno contribuito a realizzare tutto questo!
...E SIAMO IN PRIMAAAA LALALALALALA...


 


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